Una possibilità di cambiamento o di benessere è data dalla opportunità di provare esperienze correttive capaci di porre rimedio a situazioni emotive che nel passato non si è riusciti ad affrontare e di modificare l’influenza di quelle precedenti attraverso un esame di realtà.
La situazione di gruppo offre numerose occasioni per sperimentare questo meccanismo, rappresenta una esperienza reale in cui riattivare le tensioni derivanti ad esempio dalle distorsioni emotive, dalle differenze culturali, sociali, razziali e di valore.
Il cambiamento è generato:
- da una forte espressione emotiva, negativa o positiva
- dall’esame di realtà che il soggetto compie favorito dalla validazione degli altri
- dal successivo riconoscimento della inadeguatezza di determinati sentimenti o comportamenti interpersonali
- dall’attivazione di capacità di interazione più autentiche e funzionali
Diventa importante proprio per questo poter offrire oltre all’aspetto lavorativo, un luogo dove poter conoscere nuove persone, sperimentare relazioni positive, costruire nel tempo nuovi riferimenti, nuove amicizie.
La stessa organizzazione aziendale fatta di pari, di esperti, di superiori, di clienti, quindi di relazione sia simmetriche che asimmetriche, con cui è necessario imparare a rapportarsi correttamente diventa una fondamentale “palestra” per la corretta costruzione di una identità lavorativa anche attraverso lo sviluppo e la valorizzazione delle risorse preesistenti (empowerment).
È altresì essenziale che le persone si sentano appartenenti ad un gruppo, ad un’organizzazione, alla cooperativa; tenendo conto che l’organizzazione del lavoro per squadre non favorisce l’appartenenza, le attività previste rispondono perciò a questo obiettivo primario.
Lo svolgimento e la partecipazione ai percorsi formativi sopradescritti rappresentano quindi un primo momento importante di socializzazione, in cui il neo-inserito ha la possibilità di conoscere il personale della Cooperativa.
Un lavoro di graduale inserimento lavorativo e di graduale promozione umana e professionale viene perciò svolto nei confronti dei lavoratori vecchi e nuovi, e non solo svantaggiati.
Per fare questo partiamo e ripartiamo continuamente dall’analisi dei bisogni formativi, umani e professionali. L’analisi è condotta prendendo in considerazione per ogni persona i seguenti fattori di valutazione:
- Fattori strutturali di personalità e cioè presenza, comunicativa, chiarezza espositiva, energia e dinamismo, intuito e maturità;
- Fattori sovrastrutturali di personalità e cioè determinazione e volitività, livello culturale, esperienza professionale specifica, esperienza professionale generale, leadership e motivazione al cambiamento.
Schematicamente possiamo rilevare che i primi fattori di valutazione descrivono qualità strutturali della personalità ereditate geneticamente o acquisite nelle primitive fasi del processo di evoluzione psico-fisico. I secondi fattori di valutazione, invece, fanno riferimento a qualità personali acquisite o affinate prevalentemente nella vita adulta.